Biografia
Simone Rocca è un ricercatore e metodologo che opera all’intersezione tra pratica artistica, filosofia neo-materialista e tecnologia digitale. La sua ricerca si allontana dalla concezione dell’arte come produzione di oggetti finiti per esplorarla come un processo di indagine incarnata, una forma di “Pratica come Ricerca”. Radicato nel pensiero di teorici come Karen Barad, Donna J. Haraway e Gilles Deleuze, il suo lavoro si concentra sulla creazione di infrastrutture relazionali. I suoi progetti esplorano la creazione di “apparati” aperti e simpoietici: ecosistemi che invitano alla co-creazione, alla stratificazione di tracce e alla dissoluzione dei ruoli tradizionali tra artista, partecipante e osservatore. La sua pratica si manifesta attraverso linguaggi diversi, muovendosi con agilità dalla scultura e la pittura, intese come pratiche materiali di indagine, fino alla performance e all’arte digitale. Utilizza la tecnologia non come fine, ma come strumento per esplorare concetti come l’intra-azione, la temporalità non-lineare e l’agentività del non-umano, creando interfacce e ambienti che mettono in discussione la distanza tra fisico e virtuale, tra azione e documentazione. Il suo obiettivo non è fornire risposte, ma costruire contesti che generano domande. Il suo lavoro è un invito a comporre le dicotomie tra teoria e pratica, tra pensiero e materia, per scoprire cosa può nascere dall’humus fertile delle relazioni. È, per sua stessa ammissione, “definitely not an artist”.